…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 23 giugno 2014

Moriremo

Moriremo, Michael, io e te, prima di toccarci almeno una volta?
Toccarsi. Unirsi. Tu non puoi capire. Perdersi l’uno nell’altra.
Fondersi, crescere l’uno nell’altra senza rimedio.
E’ difficile spiegare. Anche le parole sono contro di me.


Amos Oz - Michael mio

Maniera

Accosto la fronte alla tua, si toccano,
dico: “È una frontiera”.
Fronte a fronte: frontiera,
mio scherzo desolato, ci sorridi.
Col naso ci riprovo, tocco il naso,
per una tenerezza da canile:
“E questa è una nasiera”, dico
per risentire casomai
un secondo sorriso, che non c’è.
Poi tu metti la mano sulla mia
e io resto indietro di un respiro.
“E questa è una maniera”, mi dici.
“Di lasciarsi?”, ti chiedo. “Sì, così”.
Erri De Luca

Un'estate

Un’estate, che d’estate son i tramonti lenti,
pesante quant’il sonno e la stanchezza medesima,
non avrei voluto altro che riposare, se fosse stato
possibile. Non reggeva più neppure la voglia
amara d’inasprire in me stesso il mio male.
Non avrei voluto cedere in nulla ma invece
mi  toccava assopirmi al sole in materia
stanca. E dalla stanchezza un filo di melodia.
Supino, ombre e sole,
foglie e cielo, silenzio e cicale. Le mani
le abbandonavo sull'erba riarsa, si tuffava
nell’estate l'anima e tornava d’ogni parte
carica d’ogni cosa, non articolava, non distingueva,
tornava stanca. E non poté credere a se stessa
la mattina che le filtrò un'estatica canzoncina.
Diceva che in casa nostra, odorosa di garofano
e di spigo crocchiante, ogni ora le scopriremo
la sua dolcezza, ti porterò di giorno in giorno più matura
una spiga di grano, il sole filerà
dalle tende abbassate ai piedi del letto.
Sul letto matrimoniale noi saremo assorti
nella fantasia amorosa, e sarà più facile richiamare
le cose dimenticate che noi a questo mondo.
Quando sarai spogliata ti chinerai sulle nocche
appoggiate alla sponda e la nostra vita andrà tutta
a guardarci. Più tardi il sole declinerà.
Riccardo Bacchelli 

Amore

In amore la cosa più difficile
è essere egoisti a sufficienza,
è quella cieca determinazione
di sconvolgere un’altra esistenza
ad esclusivo tuo vantaggio. Certo
ci vuole un’alta dose d’impudenza.
Poi c’è il lato altruista dell’amore -
ma come puoi sentirti soddisfatto,
mettendo qualcun altro al primo posto
di modo che risulti tu il peggiore?
La mia vita è per me, sarebbe come
perdere il senso della gravità.
Pure, vizioso o virtuoso, l’amore
a quasi tutti gli uomini conviene.
Solo chi ha perso sangue trova che sia egoista
questa errata manovra di elusione;
quasi sempre è chi viene rifiutato
e, alla fine, ingannato.
Philip Larkin

sabato 21 giugno 2014

La forza del perdente


Ora la collina non è più in fiamme,
il fiume si adagia sui sassi
e il canneto copre il passare dei giorni.
Ora è tempo d ripulire le pietre,
di sentire il profumo delle zolle
e di conservare i segreti della terra.
Radici lontane riaffiorano
con la forza dei ricordi.
La stessa forza del filo d’erba.
La stessa forza del perdente
che non teme la sconfitta.
Il bisogno
ritarda solo la pioggia.
Lo senti urlare in silenzio?
I nostri passi non sono passi.
Sono quello che siamo.
Vento sul canneto
e terra su terra.
Niente di più vero
che del semplice esistere.
Beatrice Niccolai - 
Futuro Interiore

Sogno...

Sogno sogno
sogno sogno
sogno
sogno sogno
sto morendo di sogno.
Frida Kahlo

Dell'addio

Non si dice.
Giunge ai nostri occhi,
nelle nostre mani, trema, si detiene.
Dici cosa aspetti -t'aspetti- da quell'istante,
e sai che l'addio è inutile e triste.
Jaime Sabines

Ti domandi se mi sento sola

Ti domandi se mi sento sola:
Ok allora, sì, mi sento sola
come un aereo vola solo e orizzontale
sulla sua onda radio, puntando
oltre le Montagne Rocciose
verso le piste recinte di blu
di un aeroporto sull’oceano
Mi vuoi chiedere, mi sento sola?
Bene, certo, sola
come una donna che attraversa il paese guidando
giorno dopo giorno, lasciandosi dietro
miglio dopo miglio
piccole citta’ dove avrebbe potuto fermarsi
a vivere e morire, da sola
Se mi sento sola
dev’essere la solitudine
di svegliarsi per prima, di respirare
il primo respiro freddo dell’alba sulla città
di essere l’unica che è sveglia
in una casa avvolta nel sonno
Se mi sento sola
è come la barca chiusa nel ghiaccio della riva
nell’ultima luce rossa dell’anno
che sa che cos’è, che sa che non è
ghiaccio nè fango nè luce d’inverno
ma legno, con quel dono di poter bruciare.
Adrienne Rich

Vento di prima estate

A quest’ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente
le risse e le sassaiole
chiassose, nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi, dopo sfrenate
rincorse.

Giorgio Caproni

venerdì 20 giugno 2014

Ella si rifiuta sempre di capire

Ella si rifiuta sempre di capire, d’intendere,
ride per nascondere il terrore.
Ha sempre camminato sotto le arcate delle notti.
E dovunque è passata ha lasciato
l’impronta delle cose spezzate.
Paul Eluard

Il dono

Mi dici che non hai dormito bene. Ti confesso
che nemmeno io. Hai passato una nottataccia. “Anch’io”.
Siamo straordinariamente calmi e teneri l’un con l’altro
come se avvertissimo il nostro traballante stato mentale.
Come se ognuno sapesse cosa prova l’altro. Anche se,
naturalmente, non lo sappiamo. Non lo si sa mai. Non importa.
È la tenerezza che mi preme. È questo il dono
che mi commuove e mi prende tutto questa mattina.
Come tutte le mattine.
Raymond Carver

Architetture intime

Ci sono poesie costruite
in una sola sera
                                     senza alcun problema
perché scaturiscono rotonde nella luce vespertina
come interi microcosmi,
                                                            fatte
e finite,
                          dono agile della musa.
Altre invece richiedono anni
interi di lavoro sparso:
numerose bozze
                                                 dopo ricerche
minuziose in climi molto differenti.
Ma non sappiamo nulla,
                                           quali che siano
i casi,
                      del fremito segreto;
                                                                 niente di nuovo
riusciamo ad imparare dai percorsi,
                     né dai più brevi né dai più lunghi;
solo che conducono il sogno a completare il suo destino
aprendoci gli occhi sulla sua esperienza.
Jaime García Terrés

Proprietà in concessione

In qualche modo
sommando niente a niente
ottengo tutto.
Sogni?
                 Cose?
                               O un ponte
tra le cose e i sogni?
In qualche modo
tutto si compirà nello stesso tempo:
il fuori e il dentro.
Ulalume González de León

mercoledì 18 giugno 2014

Per amore di vita

Come di neve
costeggio i giorni
per arrivare ogni sera
sempre più smarrita
al mio centro.
Rami spogli
annunciano l’inverno
e l’animale ferito
colora le sue impronte.
Tacere la vita
e innalzarla col solo inciampare
verso l’eucarestia del divenire.
È così eterno il risveglio.
Ho bevuto già
lunghe notti  insonni
e brindato al passato
sacrificando al destino
per Amore di vita
il manto nero dell’agnella
in un deserto piovoso
di neve bianca.
Beatrice Niccolai

A volte, sull’orlo della notte

A volte, sull’orlo della notte, si rimane sospesi
e non si muore. Si rimane dentro un solo respiro,
a lungo, nel giorno mai compiuto,
si vede la porta spalancata da un grido.  La mano feriva
con una precisione vicina alla dolcezza. Così
si trascorre ignoti dal primo sangue
fino a qui, fino agli attimi che tornano a capire
e cercano il significato dei corpi e restano
imperfetti e interrogati.
Milo De Angelis

Paura

Nuda come uno sterpo
nella piana notturna
con occhi di folle scavi l’ombra
per contare gli agguati.
Come un colchico lungo
con la sua corolla violacea di spettri
tremi
sotto il peso nero dei cieli.
 Antonia Pozzi

Colui che dà la gioia

Sii come il fumo: sali,
pensa che nell'evadere
nessuno dirà «ti ebbi
e ho potuto misurarti».
Sii come il sonno: canta,
incanta l'essere addormentato.
Ci schiude la tua gola
il cuore in fiore.
Sii il vino che inebria
e per vizio piace;
non il sandalo che profuma
l'ascia che lo recide.
Anima che brilla e continua
a risuonare nell'uomo.
Ma che nessuno possa
indovinare il suo nome.
José Hierro

Quasi un ricordo

Incontrarci per caso ci parve
nell'ora dimenticata.
Fu la stazione gialla nel verde.
Un ciclista perduta la via
beveva ricordi in fondo agli occhi.
Ma tutto è eterno per chi passa,
anche il nome udito una volta.
Alfonso Gatto

Perchè amo la tua follia

Perché amo la tua follia,
il tuo disordine, la tua ignoranza
degli orologi e le tue scorciatoie
quando sono praticamente sul punto
di cadere di testa nell’abisso?
Cioè in te. Ma non soltanto
questo: c’è molto altro di te che amo
e non rivelo. La lampada
che brilla sul fondo.
Eduardo Milán

lunedì 16 giugno 2014

L'eloquenza

Con timoroso stupore accedo alla tua nudità
(guizza il pesce di marzo alla luce),
inguini, anfratti, e già un corallo pallido
di vene traccia mappe d’eldorado.
Dormi, e silenzio è cembalo stregato
che ci percorre il sangue ricongiunto.
Scivola sul pendio di neve azzurra
la mano-luna in brividi e tepori.
Amarti… Ma il linguaggio è una gabbietta
di cornacchie assai rauche. La più saggia
eloquenza sarà tacerti accanto,
mio germoglio che dormi nella neve.

Maria Luisa Spaziani

Questo fiore istantaneo

Paura di perdersi entrambi,
di vivere uno senza l’altro:
paura di stare lontani
nel vento, nella nebbia
nei passi del giorno
nel chiarore del lampo
in qualche luogo. Paura
che li fa abbracciare
li unisce in quest’aria
che ora respirano assieme.
E si cercano e cercano
questo fiore istantaneo
che quando si ottiene
si disfà in un soffio
e devi cercarne altri
nel giardino in penombra.
Paura, benedetta paura
che propizia la passione
l’agonia e l’estasi
di quelli che muoiono assieme
e dopo resuscitano.
José Agustín Goytisolo

sabato 14 giugno 2014

Sogno

"Che tutta la vita è sogno
e anche i sogni sogni sono"
P. Calderón de la Barca
 
Sogniamo tutto il tempo
dormendo o svegli
sogniamo
Il passato è un sogno
l’immagine riflessa nello specchio forse è quella di un sogno
non viviamo
sogniamo
Qualcuno sogna i tuoi giorni e le tue notti
sogno che non comprendiamo
perciò le porte del sogno solo un bambino le apre
le finestre del sogno solo un’arietta le sfiora
e le chiavi del sogno le contiene un altro sogno
dal quale non ci svegliamo
Vorticosa esistenza dell’uomo
nella pupilla verticale del sogno
smemorato nell’eterna veglia.
Rafael Hilario Medina

Come una notte

Come una notte di ubriachezza,
così è la vita.
Che cosa ho fatto? Che cosa ho nelle mani?
Solo desideri, desideri, desideri,
inseguire i sogni
come un cane cieco che abbaia ai rumori.
 Jaime Sabines

venerdì 13 giugno 2014

Poesia d'amore

Le grandi notti d’estate
che nulla muove oltre il chiaro
filtro dei baci, il tuo volto
un sogno nelle mie mani.
Lontana come i tuoi occhi
tu sei venuta dal mare
dal vento che pare l’anima.
E baci perdutamente
sino a che l’arida bocca
come la notte è dischiusa
portata via dal suo soffio.
Tu vivi allora, tu vivi
il sogno ch’esisti è vero.
Da quanto t’ho cercata.
Ti stringo per dirti che i sogni
son belli come il tuo volto,
lontani come i tuoi occhi.
E il bacio che cerco è l’anima.
Alfonso Gatto

Mandorla

Nella mandorla – cosa sta nella mandorla?
Il nulla.
Nella mandorla sta il nulla.
Lì sta e sta.
Nel nulla – chi sta? Il re.
Lì sta il re, il re.
Lì sta e sta.
Ricciolo ebreo, non diventare grigio.
E il tuo occhio – per dove sta il tuo occhio?
Il tuo occhio sta davanti al nulla.
Sta verso il re.
Così sta e sta.
Ricciolo d’uomo, non diventare grigio.
Mandola vuota, blu regale.
Paul Celan

Bombay Express

La vita che ho vissuto
m'impedisce di uccidermi
tutto prorompe
le donne rotolano sotto le ruote
con grandi grida
le carrozze sostano a ventaglio all'uscita delle stazioni.
Mi sento della musica sotto le unghie.
Non mi è mai piaciuto Mascagni
né tantomeno l'arte e gli Artisti
nè le barriere né i ponti
né i tromboni nè i pistoni
non so più niente
non capisco più...
Questa carezza
da far correre un brivido sulla carta geografica
Quest'anno o l'anno venturo
la critica d'arte è sciocca come l'esperanto
Brindisi
arrivederci arrivederci
Sono nato in questa città
e così mio figlio
lui che ha la fronte come la vagina di sua madre
vi sono pensieri che fanno sussultare gli autobus
ho smesso di leggere i libri che si trovano solo nelle biblioteche
bel ABC del mondo
Buon viaggio!
ti possa portar con me
tu che ridi con le tue labbra vermiglie
Blaise Cendrars

Clausola

Tanto per non finire:
la morte, già così allegra a viverla,
ora la dovrei morire?

(Non me la sento, d'ucciderla)
Giorgio Caproni

giovedì 12 giugno 2014

Colibrì

Fai conto che io dica estate,
scriva la parola “colibrì”,
la metta in una busta,
la porti giù per la discesa
fino alla buca. Quando tu aprirai
la lettera, ti verranno in mente
quei giorni e quanto,
ma proprio tanto, ti amo.
Raymond Carver

Dell'illusione

Scrivesti sulla tavola del mio cuore: 
  desidera.  
E io andai giorni e giorni  
pazzo e profumato e triste  
Jaime Sabines

Primo amore

Apro il balcone e guardo. Sui balconi
della casa di fronte il sole di giugno
gioca con i gerani.
Mi saluta
da lì una ragazza: alza la mano,
mi fa un cenno e sorride, ed è più bella
dello splendore dell’estate.
I minuti
si acquietano nel cielo e scorre
molta luce. Si direbbe
che un raro sortilegio ha fermato
il tempo stamattina.
Ma chiudo
un istante gli occhi, e al riaprirli
nulla resta: né la casa, né la ragazza,
né i balconi assolati. Da tutto quello
sono passati già vent’anni.
Eloy Sánchez Rosillo

mercoledì 11 giugno 2014

Il vento

Un vento soffia sulla mia anima,
      Tutta notte lo sento urlare -
Non c’è pace in terra per me
      Se non con te?
Ah, il vento mi ha reso saggia
      Soffiando sull’anima nuda -
Non c’è pace in terra per me
      Neanche con te.
Sara Teasdale

Eternità

Solo gli amori irrealizzati sono eterni.
Roberto Gervaso, La volpe e l’uva

La vittoria delle rose

Ora mi dici con un gesto della mano
che è una splendida ala,
l’impossibilità di questo amore.
Come un uccello sei nel dominio dell’aria
e come una stella asservita a un percorso
che tu rendi lampeggiante di forme
quando, bianca, attraversi la notte
e, attraversandola, svanisci
e, invece, lasci in me,
l’amata luce che penetra nel sogno,
aroma che risveglia il cuore.
Balthazar Transcelan

Poesia LVIII

Sono piegata sul tuo ricordo come la donna che ho visto
nel pomeriggio lavare nel fiume.
Ore e ore in ginocchio, china fino alla vita
sul fiume nero della tua assenza.
Dulce María Loynaz
(da Poemas sin nombre, 1953)


lunedì 2 giugno 2014

Filamenti di sole

Filamenti di sole,
sopra lo squallore grigionero.
Un pensiero ad altezza
d'albero s'appropria il tono
che è della luce: ancora
vi sono melodie da cantare
al dilà degli uomini 
Paul Celan

Rimorso per qualsiasi morte


Libero dalla memoria e dalla speranza,
illimitato, astratto, quasi futuro,
il morto non è un morto: è la morte.
Come il Dio dei mistici,
al Quale si devono rifiutare tutti i predicati,
il morto ubiquamente estraneo
non è che la perdizione e assenza del mondo.
Tutto gli abbiamo rubato,
non gli abbiamo lasciato né un colore né una sillaba:
qui è il patio che non condividono più i suoi occhi,
là è il marciapiede dove fu in agguato la sua speranza.
Perfino ciò che pensiamo
potrebbe stare pensandolo anche lui;
ci siamo spartiti come ladri
il flusso delle notti e dei giorni.
Jorge Luis Borges

Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale

Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale
siccome i ciottoli che tu volvi,
mangiati dalla salsedine;
scheggia fuori del tempo, testimone
di una volontà fredda che non passa.
Altro fui: uomo intento che riguarda
in sé, in altrui, il bollore
della vita fugace — uomo che tarda
all’atto, che nessuno, poi, distrugge.
Volli cercare il male
che tarla il mondo, la piccola stortura
d’una leva che arresta
l’ordegno universale; e tutti vidi
gli eventi del minuto
come pronti a disgiungersi in un crollo.
Seguìto il solco d’un sentiero m’ebbi
l’opposto in cuore, col suo invito; e forse
m’occorreva il coltello che recide,
la mente che decide e si determina.
Altri libri occorrevano
a me, non la tua pagina rombante.
Ma nulla so rimpiangere: tu sciogli
ancora i groppi interni col tuo canto.
Il tuo delirio sale agli astri ormai.
Eugenio Montale

Prima estate

Quanto insensibilmente è già accaduto
di me, s’è fatto certo nel silenzio!
E torno a domandare, a ignorare
io pur sempre natura e discordanza.
Laggiù, nel fuoco fievole dell’aria
lilla e pioggia nascente d’un alone
vivo celano il segno della sera;
e le nubi cosparse si richiudono
sopra un corpo che dorme amaramente
là nella profondissima campagna.
Corre insidioso fertile di tinte
e di colori - al sangue tanto lieve -
il segnale che annuncia la tempesta,
il giorno d’oro tramutato in tenebra.
Continuo a non sapere, a lusingarmi.
E di già l’acqua lacera il suo canto,
geme un roco fruscìo, le salamandre
nuotano verso il sonno delle vasche
dei perfidi giardini, scande il cielo
variabile la gorga del cucù.
Mario Luzi