…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 29 agosto 2016

Archeologia



Più invecchiamo, più profondamente scaviamo nella nostra
infanzia,
sperando di trovare la cellula radiante
che ci lavò, e fece in modo che le nostre vite
brillassero al buio come lancette d'orologio
che procedono ininterrottamente verso il futuro,
domani, dopodomani, dopodomanlaltro,
tutto dorato, tutto a suo tempo.
Lago Hiwassee, North Carolina.
Ancora 1942,
ancora con il fumo del bivacco negli occhi, mio fratello e io
scrutiamo in lontananza il lago infiammato dal sole,
aspettando che da un momento all'altro nostro padre, come
Caronte,
riemerga dalla luce della sponda opposta
con il bordo quasi a pelo dell'acqua, carico dei nostri sogni
scivolosi.
Altri momenti guizzano come fuochi fatui nella nera
isolata distanza della memoria,
sfuocati, sfrangiati.
Quale di essi, è uno di essi, è uno qualsiasi di essi che ci pulisce,
ci assolve,
ricostituisce le nostre vite fino a renderle luminose?
Un mese senza pioggia, due mesi,
terzo mese del nuovo anno,
stormire pomeridiano della brezza, secco negli aghi secchi di
abete e pino.
Non riesco ad andare abbastanza in profondo.
Il sole sbatte le sue ali enormi e si innalza dal cortile,
il vento si schiarisce la gola rauca,
ma ancora non riesco a scendere abbastanza in profondo.

Charles Wright 

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