Sono adesso una fiamma,
piccola e testarda, rasa dal vento.
(mi urta l’irriverenza di una pace sporca
il suono incapace di un voce morta,
la nostalgia, il rimando e anche il futuro
disegnato su brogliacci a quadretti)
Solo la mia bruciante piccolezza
tra i visi del sabato mattina, a far la spesa,
la luminosa bellezza dell’imperfetto:
il culo grosso, i graffi sulle mani,
l’appartenenza
a un mondo di basse verticali.
Penso a quanta forza nella spinta
delle invisibili micropalificazioni
piantate giù nella Terra, sotto
il pesante passaggio di pochi
e come inghiottirebbe i pochi lo squarcio,
se volesse, questa china sostanza,
riposarsi un poco, un minuto.
piccola e testarda, rasa dal vento.
(mi urta l’irriverenza di una pace sporca
il suono incapace di un voce morta,
la nostalgia, il rimando e anche il futuro
disegnato su brogliacci a quadretti)
Solo la mia bruciante piccolezza
tra i visi del sabato mattina, a far la spesa,
la luminosa bellezza dell’imperfetto:
il culo grosso, i graffi sulle mani,
l’appartenenza
a un mondo di basse verticali.
Penso a quanta forza nella spinta
delle invisibili micropalificazioni
piantate giù nella Terra, sotto
il pesante passaggio di pochi
e come inghiottirebbe i pochi lo squarcio,
se volesse, questa china sostanza,
riposarsi un poco, un minuto.
Stefano Leoni
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