
Talvolta, quando parlo, tu
al mio fianco
guardi la forma pura delle
mie labbra,
segui le ali della loro
curvatura,
me le vai modellando, a
grado a grado.
Io ti avverto e il mio
volo appassionato
si regge sulla tua brezza
e sull'alto
per rampe a spirale
ascende, e attesta
- senza guardarti - il tuo
spiro innamorato.
Le mie labbra serie
d'innocenza appuri
e in una delle loro pieghe
- neppure si nota -
ti occulti - leggerissima
-, ti stendi,
così senza peso, senza
gravame. Su, su,
labbra di cuore: il
gabbiano
e la sua ombra nel mare
alla deriva.
Gerardo Diego
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