
L'alba è una spugna
e cancella la lavagna
dei sogni senza meta.
Quanto è arduo raccontare
i sogni fuggitivi
con parole sveglie.
Restarono solo filacce
di nebbie che al nuovo
sole
s'affilano, dileguano.
Ed erano nondimeno;
esistettero reali,
coerenti i sogni.
Erano fiori stanotte.
Eri anche tu tra essi,
facevi parte.
Confidenze silvestri
della montagna ritrosa,
gialle, azzurre.
Io masticavo calici,
sui miei polpastrelli
brillava
un polline verdeoro.
E una freschezza sulla
lingua
mi rivelò d'improvviso
la tua essenza più
profonda.
Gerardo Diego
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