Il sonno è un viaggio notturno:
il corpo – orizzontale – al buio
e nel silenzio del treno, avanza,
impercettibilmente avanza… Solamente
l’orologio batte il passare del tempo.
Sogna l’anima distesa nella sua tomba:
là lontano
là fuori
alla fine del tunnel,
c’è una stazione di arrivo
(la annunciano i galli ora)
c’è una stazione di arrivo col suo cartello ancor
bagnato di rugiada…
C’è una stazione chiamata…
AURORA!
il corpo – orizzontale – al buio
e nel silenzio del treno, avanza,
impercettibilmente avanza… Solamente
l’orologio batte il passare del tempo.
Sogna l’anima distesa nella sua tomba:
là lontano
là fuori
alla fine del tunnel,
c’è una stazione di arrivo
(la annunciano i galli ora)
c’è una stazione di arrivo col suo cartello ancor
bagnato di rugiada…
C’è una stazione chiamata…
AURORA!
Mario Quintana
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