Gli alberi che abbandonano le foglie
Cercano la complicità del vento
Per giocare all’autunno.
Le foglie prese con violenza riposano
Intorno all’uomo che brucia le castagne
E lo coinvolgono assorto accovacciato
Nella scena del presagio invernale.
L’uomo attira un burlone che si sgamba
Avanzando su agitati bastoni
Che si ferma a comprare castagne arrosto
E vuole essere patetico ai miei occhi.
Io me ne sto con la voglia rinnovata
Di fare l’amore che in fuori mi urge
– Ieri a mezzogiorno ero sopra di lei –
E intanto mi faccio gioco della vita
Del canto, di me stesso e del gioco.
Francesco Villalba
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