…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 14 gennaio 2013

Ci sono giorni

Ci sono giorni in cui ti senti in esilio, in cui nulla o nessuno riesce a farti tornare in patria, giorni che scivolano via dal calendario, inutili e smarriti. 
Ci sono giorni di sole asciutto e di terrazzi nitidi, in cui l’orizzonte tra mare e cielo è netto come in un disegno, giorni che tutti, tranne qualche pazzo felice, non sanno neanche vedere correndo a rinchiudersi tra quattro pareti.
Ci sono giorni che scappano via e afferri solo alla fine, quando sei stanco, non sai più che farne e getti via come un cibo scaduto.
Ci sono i giorni che diventano celebri, quelli degli incontri che scuotono la vita, oppure quelli che lasciano il segno per un’emozione o una scoperta, per una solitudine o per una compagnia. 
Ci sono i giorni-vigilia, dei conti alla rovescia, delle sfide attese e temute, i giorni che credi importanti e che invece, subito dopo, sono già appassiti. 
Ci sono i giorni-fotocopia, quelli che potresti scambiare tra loro, uscendo da uno per entrare nell’altro senza accorgertene. 
Ci sono i giorni-civetta, che ti sorridono da lontano, che ti tentano e ti fanno sperare, ma poi non si presentano all’appuntamento.
Ci sono giorni di altri che una volta erano anche i tuoi e che adesso non sono più nel tuo calendario, giorni che non ritornano. 
Ci sono giorni burrasca, che ti sorprendono al largo mentre stai facendo le solite cose e devi pregare per riuscire a tornare. 
Ci sono i giorni più duri, bui anche a mezzogiorno, degli strappi improvvisi, quelli dei congedi definitivi, delle cose che non puoi cambiare anche se vorresti, i giorni in cui paghi tutto e con gli interessi, quelli in cui una fitta che avevi dimenticato torna a farsi sentire. 
Ci sono i giorni che si sciolgono al sole: sono belli al mattino, ma poi non accade nulla. Ci sono i giorni-destino, in cui tutto ti accade e tu non hai scelto, i giorni che decidono anche per quelli successivi senza averli consultati. 
Ci sono i giorni tagliati in due, quelli in cui devi strapparti via mentre vorresti rimanere oppure riesci a passare tra le sbarre e sei libero all’aperto. Ci sono i giorni in cui voli leggero ad alta quota e quelli in cui anche camminare stanca, giorni da giovani e giorni da vecchi.
Ci sono i giorni degli oroscopi, enigmi ed amuleti, in cui tutto risuona e tutto allude, i giorni esoterici. Ci sono giorni con le mani sudate, di attese impotenti dietro porte chiuse, di esami e responsi, i giorni nelle mani di altri e talvolta in quelle di Dio. 
Ci sono i giorni in cui lavori tanto, ma nessuno se ne accorge e quelli in cui tutti lodano il niente che hai fatto. Ci sono i giorni in cui ritrovi un’amicizia, conquisti una fiducia e quelli in cui la perdi; giorni in cui riesci a curare e guarire, quelli in cui ti sai soltanto ammalare. 
Ci sono i giorni in cui ti piaci e ti porti in giro con soddisfazione e quelli in cui ti nascondi e non vorresti mai essere in tua compagnia. 
Ci sono i giorni servili, quelli che preparano gli altri giorni, giorni che sono solo gradini, e i giorni-signori, quelli un po’ superbi che sono lì solo per comandare le storie e dirigere le orchestre. 
Ci sono i giorni che guardi dall’inizio e quelli che guardi dalla fine, quelli che si fanno pregare e quelli che ti pregano, i giorni arrivati presto e quelli arrivati tardi. 
Ci sono i giorni di mare mosso in cui, se sei saggio, ti metti al riparo e quelli di brezza leggera in cui l’aria è una carezza e devi lasciarti andare.
Ci sono i giorni di storia, con date, battaglie e racconti e quelli di geografia in cui il tempo scompare e ci sono solo spazi, rocce e insenature. 
Ci sono i giorni eremiti, in cui lasci tutto alle spalle e diventi una salita e un silenzio, e i giorni carnevale, quelli in cui vorresti sempre toccare ed essere toccato. 
Ci sono i giorni in cui pensi ai giorni e quelli in cui togli la spina al pensiero. 

C’è un giorno, un solo giorno in cui ti accorgi che la vita è una successione di giorni diversi, una collezione di fotografie, che lascerai ad altri, nella speranza che ne conservino qualcuna.

Franco Cassano - Modernizzare stanca

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