Ognuno vuole avere il suo dolore e dargli un corpo, una sembianza, un
letto, e maledirlo nel buio delle notti, portarlo su di sé tenacemente
perché si veda come una bandiera, come la spada che regala forze. Ma c’è
persa nell’aria della vita un’altra fede, un dovere diverso che non
sopporta d’esser nominato e tocca solamente a chi lo prova. E’ questo.
E’ rimanere qui a sentire come adesso l’onda che sale nelle nostre
menti, le stringe insieme in un respiro solo come fosse per sempre, e le
abbandona. Ma nemmeno la pupilla d’un cieco dimentica l’azzurro che non
vede.
1 commento:
...si, è un momento di dolore... ma è sempre un gran piacere passare a leggerti :-)
Ti auguro uno splendido weekend !!!
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