Quando entro in casa, cerco di nascondere il disagio
che mi porto dentro. Così, senza rendermene conto, ho imparato a
recitare, a fingere, soprattutto a imitare. Imito l’idea di moglie che
ho in testa; imito le mie amiche innamorate e felici; imito la me
sposata dei primi tempi che non sono più capace di essere. Tutto questo
per evitare che lui possa vedere in me un’inquietudine interiore, un
eccesso di tristezza. Molte volte ho paura, aprendo la porta, di tornare
a casa priva di sentimenti per lui. Prima di entrare faccio sempre un
lungo respiro e indosso una maschera. Certi giorni ho l’impressione che
capisca quando fingo e non dica nulla. A forza di fingere, a volte non
so più nemmeno quale sia la verità. Com’è potuto succedere? Eravamo così
sicuri del nostro amore.
Fabio Volo - Le prime luci del mattino
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