Ricorda
la prima notte dei nostri primi due, si mischiava l’amore allo
spavento, la risposta insieme alla domanda. Erano nudi, si protessero
abbracciandosi i corpi, la testa nella spalla dell’altro nell’incavo
accogliente tra la scapola e il collo. Scoprivano l’incastro che
permette a due corpi di fare l’unità. Fu la prima scoperta della
conoscenza, senza la distinzione ancora del bene e del male. Quella
prima notte profumava di creato spento. L’amore accelerava l’esperienza,
faceva succedere tutto in una notte. E che notte, la prima: non erano
stati bambini, l’amore fu il primo dei giochi. Passarono dalle risate al
solletico, alla concentrazione di frugarsi. Mentre si strofinavano
felici si urtarono le labbra. Stupiti si scansarono, poi le
riaccostarono. Si chiusero gli occhi da soli, la vista e tutti i sensi
accorsero alla bocca. Nacque per accidente allegro il primo bacio. Al
termine del gioco erano arrivati al bacio mille.
Erri de Luca, E disse.
Erri de Luca, E disse.
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