…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

mercoledì 18 aprile 2012

Canto di Luna, canto di Donna

Vivo di notte,
mi sento morire la mattina,
vecchia lampada dall'olio consunto,
pallida ossuta emunta,
nessun prodigio o strabilianza.
Io sono malconcia e sfigurata
ma tu nell'armatura sei possente
e devo predispormi al tuo passaggio.
Io fui sempre una vergine
vecchia e butterata.
Prima che il mondo fosse io fui.
Son stata arancia dai pori dilatati
color carota e grassa sfatta,
contemplata dagli attoniti
ho lasciato calare le mie O crettate
sui mari di Venezia e di Mombasa.
Sul Maine mi sono riposata.
Come un jet nel Pacifico sono precipitata.
Sul Giappone fui spergiura.
Ho lasciato che il pendolo oscillasse,
la mia borsa rigonfia, la mia luce
dorata, dorata intermittenza
su voi tutto baluginasse.
Co se devi inquisirmi, fallo.
Dopotutto non sono artefatta.
Lungamente ti ho guardato,
d'amor panciuta o vuota
mostrando senza fine le mie fasi alterne
a te, a te mio freddo freddo
uomo tuta.
Tu devi solo chiedere, e te lo concederò.
E' praticamente garantito,
tu marcerai su me in me caserma.
Oh vieni veleggiando, vieni veleggiando
o tu lanciarazzi
o tu terrapieno
o tu proggettatore.
Sigillerò la beltà del mio grand'occhio,
quartier generale di un distretto,
casa di un sogno.
Anne Sexton

Nessun commento: