
Io mi porto questo verde alle labbra-
questo vischioso giurare di foglie-
questa terra che è spergiura: madre
di bucaneve, aceri, quercioli.
Mi piego alle umili radici, e guarda
come divento insieme cieco e forte;
non fa dono, il risonante parco,
di una sontuosità eccessiva agli occhi?
E - palline di mercurio - le rane
con le voci s'agglomerano a palla;
i nudi stecchi si mutano in rami
e in lattea finzione il vapore dell'aria.
Osip Mandel'stam
questo vischioso giurare di foglie-
questa terra che è spergiura: madre
di bucaneve, aceri, quercioli.
Mi piego alle umili radici, e guarda
come divento insieme cieco e forte;
non fa dono, il risonante parco,
di una sontuosità eccessiva agli occhi?
E - palline di mercurio - le rane
con le voci s'agglomerano a palla;
i nudi stecchi si mutano in rami
e in lattea finzione il vapore dell'aria.
Osip Mandel'stam
Nessun commento:
Posta un commento