…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 30 gennaio 2012

Che Dio mi guardi

Che Dio mi guardi,
non voglio dirti: addio,
poiché questo significherebbe che ogni cosa è ormai trascorsa.
I passeri, la musica, e le semplici passeggiate serotine nei quartieri vicini,
il brodo caldo sul piccolo desco,
le effimere sigarette di cui non si può fare a meno,
la gioia per le prime parole del fanciullo.
Tu,
gli amici che visiteremo,
i regali promessici... e che senz'altro verranno.
La pioggia, l'erba, i libri,
e tutte le cose... tutte le cose.
Dio mi guardi,
non voglio dirti addio
ma solo... sorriderò e ti dirò: felice sia il tuo mattino.
Nazìh Abu Afash (Siria, 1946)

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