…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

martedì 14 dicembre 2021

Lettera

 Viene la sera, è vero, silenziosa
 piove una luce d’ombra e come
 fossero i nostri sensi inevitabili
 improvvisi, noi lamentiamo
 una più vasta scienza.
 Aver di quella il frutto
 appariscente, la bella brama,
 e l’ombra perfino, di sussurri
 e di giochi, come bimbi.
 Ma io lo so Serena io non posso,
 in questi tempi segnati dal segreto
 di cui s’invade
 la nostra intimità,
 vivere adesso se non con tale affanno
 e così lieve.
 Di questo amaro stento già si fa più vero
 un sentimento pago di letizia, al modo
 che alla sera insieme
 andando per le strade
 chiare, l’ho visto, d’ombra
 e di segreto,
 noi siamo tra i perduti lumi
 esseri più miti di chi
 venuto prima di noi
 ebbe solo a soffrire
 salvi quasi per caso, e in questo prodighi.
 I baci sono bellissimi doni.
 Adesso io ho una nuova casa, bella
 anche adesso che non v’ho messo mano
 ancora. Tutta grigia e malandata,
 con tutte le finestre rotte, i vetri
 infranti, il legno fradicio. Ma bella
 per il sole che prende ed il terrazzo
 ch’è ancora tutto ingombro di ferraglia,
 e perché da qui si può vedere quasi
 tutta la città. E la sera al tramonto
 sembra una battaglia lontana la città.
 Io amo la mia casa perché è bella
 e silenziosa e forte. Sembra d’aver
 qui nella casa un’altra casa, d’ombra,
 e nella vita un’altra vita, eterna.

 Beppe Salvia

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