…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

domenica 7 agosto 2016

E allora, cosa facciamo, adesso?

Così riusciamo a trovare non so dove le forze e la cattiveria per farlo ancora, di nuovo così umido, lento, morbido, strano eppure collaudato, divertente, eccitante, interminabile, conosciuto ma comunque sorprendente, delicato, arruffato e invadente, intimo, a volte difficile, ostico, però con te più spesso comico, buffo, unico, sudato, minuzioso, violento, delizioso, un po’ frustrante di tanto in tanto, ma perlopiù armonioso, affannoso, affrettato, ora, sospiroso e gemente e pieno di grida (tue) e frasi senza senso (mie), insieme, uniti, intrecciati e compenetrati come mai con niente e con nessuno, eppure al tempo stesso ciascuno per conto suo, in ascolto, a spiarci, perché anch'io possa sentire, perché anche tu possa vedere e inorgoglirti di quello che mi fai, così la resa, la fine, il brivido lungo e ultimo, il respiro profondo, il buio negli occhi, la gratitudine perché tutto questo è possibile e lo sarà ancora per molti anni, con te o senza di te.
Ma è te che voglio. E allora, cosa facciamo, adesso?

Raul Montanari - La prima notte

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