- Che speri, che ti riprometti, amica,
- se torni per così cupo viaggio
- fin qua dove nel sole le burrasche
- hanno una voce altissima abbrunata,
- di gelsomino odorano e di frane?
- Mi trovo qui a questa età che sai,
- né giovane né vecchio, attendo, guardo
- questa vicissitudine sospesa;
- non so più quel che volli o mi fu imposto,
- entri nei miei pensieri e n'esci illesa.
- Tutto l'altro che deve essere è ancora,
- il fiume scorre, la campagna varia,
- grandina, spiove, qualche cane latra
- esce la luna, niente si riscuote,
- niente dal lungo sonno avventuroso.
- Mario Luzi

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