…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 21 luglio 2014

I fiori che ho lasciato nella terra

I fiori che ho lasciato nella terra,
quelli che non colsi mai per te,
oggi li richiamo tutti alla memoria,
che crescano per sempre,
non nelle poesie né nel marmo,
ma dove caddero e marcirono.
E le navi nei loro imponenti bacini,
immense e transitorie come eroi,
le navi che non potei mai comandare,
oggi le richiamo alla memoria,
che veleggino per sempre,
non in modellini né nelle ballate,
ma dove fecero naufragio e affogarono.
E il bambino sulle cui spalle sto,
la cui brama piegai
con pubblica, regale disciplina,
oggi lo richiamo alla memoria,
che si strugga per sempre,
non in confessione né in biografia,
ma dove fioriva,
crescendo scaltro e peloso.
Non è il rancore che mi porta lontano,
verso il rifiuto, verso il tradimento:
è la stanchezza, vado via perché sono stanco di te.
Oro, avorio, carne, amore, Dio, sangue, luna –
sono diventato il più esperto nel catalogo.
Il mio corpo un tempo così avvezzo alla gloria,
il mio corpo ora è un museo:
questa parte è ricordata grazie alla bocca di qualcuno,
questa per via di una mano,
questa per l’umidità, questa per il calore.
Chi possiede qualcosa che non creò?
La tua bellezza mi lascia indifferente
come le criniere dei cavalli e le cascate.
Questo è il mio ultimo catalogo.
Esalo l’esangue
ti amo, ti amo –
e ti lascio partire per sempre.
Leonard Cohen

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