…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

giovedì 3 aprile 2014

Istanbul, 1933

È l’alba. S’illumina il mondo
come l’acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu, all’improvviso
tu, il mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me.
Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d’un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all’aspirare l’aria in un bosco di pini
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.
È così, mio usignolo, tra te e me
c’è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.
Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa.
Nazim Hikmet
 
Appena rientrata da Istanbul... città MAGICA!
(me ne sono innamorata perdutamente...) 

2 commenti:

giuseppe ha detto...

Questa è poesia non questa stupidaggine con gli usignoli e la polpa candida di un frutto (abominevole verso)
la golf che sto comprando è un modello piuttosto frusto
ma non sembra così vecchia
ne ho bisogno e costa poco
le cose sono già cambiate
non ha nemmeno la quinta
la quinta marcia
me ne accorgo dopo aver fatto il passaggio di proprietà
al primo temporale scopro che le guarnizioni delle portiere sono consumate
entra acqua
poca
sufficiente per dare all'abitacolo un persistente odore di muffa
abito in centro
non ho fatto il permesso e prendo un sacco di multe
la vigilessa si chiama Morgana
c'è scritto sui verbali
una volta le canto la canzone dei Litfiba
Morgana
non attacca
un'altra volta le lascio un messaggio sul cruscotto
Morgana ti amo non farmene un'altra
non attacca neanche così
vaffanculo Morgana
che poi non sei sto gran che
una sera piove forte
ho una cosa da fare ed esco lo stesso
la golf non c'è
poi mi pare di trovarla
ma non ha l'adesivo Lula Brasil che ho piazzato sul lunotto di dietro
non era mia
nel '94 Lula da Silva non se lo calcolava nessuno
era un grande Lula
ma perse quella campagna elettorale
perse anche quella successiva
un po'annacquato oggi il presidente Lula
e della golf con il suo adesivo nessuna traccia
piove ancora sono in ritardo
mi hanno rubato una vecchia golf targata Parma che puzza di muffa
difficile
è stata rimossa
la rimozione la fa l'autofficina vicino al casello dell'autostrada
hanno una sede grande come un hangar e il taxi mi scarica davanti all'hangar
il piazzale è deserto il soccorso chiuso
nel gabbiotto ci sono tre poliziotti della stradale che giocano a carte
leggo un cartello
le auto rimosse si riconsegnano negli orari di ufficio
tutto spento
i poliziotti mi consigliano di tornare domani
e un altro taxi da chiamare altri soldi buttati
non posso aspettare domani
fingo di andarmene e mi rimetto al buio
guardo nel cortile
e sotto ad un riflettore la riconosco
tutta brillante nel suo grigiore metallizzato
molto bagnato
salto un cancello mentre i poliziotti continuano la loro briscola
tolgo la multa
ed entro nella mia auto tedesca che ha solo quattro marce
smette di piovere
accendo
parte subito
i tedeschi sanno il fatto loro
giro a passo d'uomo attorno all'hangar
l'uscita è aperta
e questi inbecilli dell'autosoccorso rischiano di farsi fregare tutte le auto in custodia
guido a fari spenti nella notte
davanti ai poliziotti
non mi vedono
la mattina dopo torno all'officina
parcheggio davanti al vetro dell'ufficio
pago la rimozione
nessuna reazione
per questo Lula non vince quasi mai
io non avevo mai rubato niente
poi una volta ho rubato una macchina
davanti a tre poliziotti della stradale
non molto interessati alle presidenziali brasiliane
che fosse mia non aveva quella sera grande importanza

MALINCONIA LEGGERA ha detto...

Sarà...