…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

giovedì 12 settembre 2013

Miracolo a colazione

Alle sei aspettavamo il caffè,
il caffè e la pietosa briciola
che ci avrebbero servito da un balcone
- come antichi re, o come un miracolo.

Era ancora buio. Un piede del sole
trovò appiglio su un'increspatura del fiume.

Il primo traghetto aveva appena attraversato il fiume.
Con quel freddo speravamo che il caffè
fosse bollente, tanto il sole
non ci avrebbe riscaldato; e che la briciola
fosse una pagnotta a testa, imburrata, per miracolo.
Alle sette un uomo uscì sul balcone.

Si trattenne un minuto sul balcone
guardando sopra le nostre teste, verso il fiume.
Un domestico gli passò gli strumenti di un miracolo:
un'unica tazzina di caffè
e un panino, che sminuzzò briciola a briciola,

la testa, se vogliamo, tra le nuvole - col sole.

Era pazzo? Che cosa avrà, sole o non sole,
cercato mai di fare, lassù sul suo balcone?
Ognuno ricevette solo una dura briciola,
che alcuni lanciarono sprezzanti nel fiume
e, nella tazzina, un goccio di caffè.
Alcuni di noi rimasero, in attesa dei miracolo.

Posso dire che cosa ho visto poi; e non fu un miracolo.
Una splendida villa immersa nel sole,
dalle porte un profumo di caffè
bollente. Sulla facciata, il gesso di un balcone
barocco, aggiunto dagli uccelli del fiume
- lo vidi con un occhio vicino alla briciola -,

e corridoi e saloni in marmo. La mia briciola
la mia dimora, creata per me da un miracolo,
nei secoli, da insetti e uccelli, e poi dal fiume
che lavora la pietra. Ogni giorno, al sole,
all'ora di colazione mi siedo al balcone,
i piedi sulla balaustra, e bevo litri di caffè.

Piluccammo la briciola e ingollammo il caffè.
Una finestra oltre il fiume si illuminò di sole
come se il miracolo avvenisse, sbagliando di balcone.
Elizabeth Bishop

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