Così una donna amata e passata ad altri: si muove e parla, o tace, e
ancora non si sa che cosa c’è dietro quei moti e quei silenzi, ma non è
il sapere che tutto ciò è per altri che ti dà pena - o non è solo questo
-, è il sentire che altri ne prova delizia e ci legge e ci scopre,
quasi fosse lui il primo, quanto tu vi hai già letto e scoperto; o,
peggio, ci vede altro da ciò che tu vi avevi visto e cancella i tuoi
sogni per sostituirvi i propri, dalla lavagna che è lei.
VITTORIO SERENI, Diario d’Algeria
Nessun commento:
Posta un commento