ognuno in mesi i mesi in giorni,
i giorni in ore, minuti, attimi,
alterare più giustamente un viso,
il mio, che guarda in uno specchio scuro
dell’antico caffè dove impietosa
si scatena la moda ultima, io,
da questa escluso forse per il puro
lampo degli occhi e intenerito riso
della bocca alla consunta ferita
di un amore vittorioso su anni
e adipe, oh non esigente narciso.
Attilio Bertolucci
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