…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

martedì 19 febbraio 2013

Mattini puri, di ghiaccio

Mattini puri, di ghiaccio
Io ero forte e con mille interessi
Stendevo una mano e il mio amico
Suonava antiche romanze.

Così lusingate nascevano
Le promesse dei miei pomeriggi

Talora per lei la cui voce
Evocatrice è lontana, l’amica
Che del suo riso donava
Le ore più chiare, sfrenata e dolce...
Era sacra la solitudine
Anche se diveniva
Attesa sempre più disperante,
Se fugavo per l’Ospite la polvere
I vapori della stanza

La tristezza serviva ai miei filtri.

E tutto non era che menzogna
Non era che errore?
Quell’età che si è fatta cantabile
È degna di condanna?

La sunzione dei veleni quotidiani
I vizi e il tormento della purezza
E i molti amici e la stanchezza
E il compiaciuto decadimento;
Ma c’era la forza, e i giorni erano vivi
Erano tutti alba
Con qualche pomeriggio malinconico
Che appassiva come una rosa

Mi frastorna il ricordo
E perdo la realtà – quasi un’angoscia.

Il ricordo è solo un’astrazione mentale.
È risveglio di antichi sensi
È tempo sospeso in altra luce
È una vita passata e non risolta
Che torna in un riflusso di linfa malata.

In memoria di altri inverni, inverno 1964
Francesco Villalba

Nessun commento: