Lei è penetrata in un recinto della mia intimità che era rimasto
ermeticamente chiuso e che io stesso non conoscevo. Nei suoi gesti,
nell’odore della sua pelle, nel suo modo di guardarmi, immediato,
intenso, in un breve intervallo che mi lasciava imbevuto in una
travolgente tenerezza, nella sua dipendenza fatta di accettazioe
irriflessiva e assoluta, aveva la virtù di riscattarmi all’istante dalle
mie perplessità e ossessioni, dai miei avvilimenti e cadute o dalle mie
semplici occupazioni quotidiane, per lasciarmi in una sorta di circolo
radioso, fatto di palpitante energia, di vigorosa certezza, come
l’azione sconosciuta di una droga sconosciuta che avesse il potere di
concedere la felicità senza ombre.
Alvaro Mutis
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