…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

sabato 11 agosto 2012

Ho voglia di te, una voglia tremenda

Ho voglia di te, una voglia tremenda.
E fame, e sete del tuo corpo
ho bisogno di sentirti gemere,
di ammirarti quando ti lasci andare,
perché quando sei te stessa,
senza limiti, sei quanto di più bello
i miei occhi abbiano mai visto.
Poi, quando vai via e mi lasci solo
il tuo odore resta sul mio petto a farmi compagnia
fino a diventare molto più di un ricordo di te,
si, fino a diventare il mio presente.
Oh si! E’ indelebile il ricordo dei suoi occhi su di me,
e quel sorriso soddisfatto che la rendeva ancor più bella.
Diceva di non essere dolce né romantica,
ma era vero solo in apparenza.
La sua era una dolcezza selvaggia, indomabile, splendida.
Quello che aveva nelle pupille abbagliava senza lasciare scampo,
rendendo ciechi noi mortali.
Si, non mi restava che sussurrarle, inerme: sei meravigliosa.
Gioia era il sangue che bruciava nelle vene della mia passione…
Dicono che il brivido di una storia d’amore può essere
come un sogno paradisiaco.
Non è affatto così, il brivido di una passione
è una preghiera che reciti al diavolo,
un patto forsennato con l’inquilino del piano di sotto,
perché io non voglio nulla di paradisiaco da te,
nulla di bianco o pregiato, o che abbia buoni propositi.
No, voglio le fiamme dell’inferno
e i tuoi desideri più sconci
da scoprire grazie ai tuoi baci
…voglio provare dolore nel petto
…male allo stomaco
come una droga di cui ogni essere umano
abbia paura di pronunciare il nome.
Oh piccolina mia, niente paradiso per me.
Solo la splendida dannazione che mi regala la tua bocca.
Giovanni Scafoglio
tratto da “La misteriosa malattia dei diavoli blu”

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