…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

lunedì 18 giugno 2012

Versi d'autunno

Luce liquida d'autunno:
nella chioma degli alberi
bevono gli occhi.
Non passa l'estate, no.
Arde, piuttosto, in mille braci:
l'autunno è la sua umida fiamma.
Dal verde
al giallo
al rosso
arde come l'alcool
come la vita di Rimbaud,
come il corpo cangiante
della passione.
Passa il vento
come sempre passa d'autunno:
facendo cadere le foglie.
E su ogni ramo sboccia
la trasparenza dell'inverno.
Mi osservano curiosi
dallo stesso ramo
lo scoiattolo e il tordo.
Stanza d'albergo.
Alla finestra: il cardellino,
anche lui di passaggio.
Lezione dell'autunno:
barbicarsi alla terra
o staccarsi da tutto?
Alberi nudi:
foglie le ali
e gli uccelli frutti.
I versi di Wang Wei,
ne stacco uno,
lo innesto e prende bene.
Autunno breve: il crepuscolo.
Brulichio di stelle.
Sola
la luna
con fulgore prestato.
Ma non importa.
L'ha già detto
Antonio Porchia:
Nessuno - neanche il sole -
è la luce di se stesso.
L'inverno alle porte.
Il vino. L'amicizia
degli amici
lontani o morti.
Dico i loro nomi:
sento le loro voci.
I bambini somali:
muta resterà la pagina
e al buio la mia casa
se non salto a un altro rigo.
Il frassino:
silenzio
in piedi.
Si agita - barca il suo corpo -
nel sonno la mia donna.
C'è vento nel suo sogno?
La luce della lampada.
Una poesia:
albero di parole.
Con te parleranno dell'autunno,
se la tua voce le sveglia,
se le toccano i tuoi occhi.
Eduardo Mitre
(da “Versi d’autunno”, Sinopia, 2005 – Trad. Antonella Ciabatti)

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