Strofino lo specchio con la mano
Dietro di me scorgo l’autunno.
Ed è inquieta la mia pace
La felicità non porta con sé felicità.
Sul terreno cadono le foglie,
ma a lungo prima volteggiano nell’aria.
È irragionevole cercare parole
Per raccontare questa tristezza.
Per l’ubriaco chiacchierone
Nel flauto suonava l’estate
Ora suona il silenzio
Per il poeta non più ubriaco.
Mi avvicino allo specchio
E così copro con la mia immagine tutta la tristezza
Ma nello stesso tempo
Sibila il vento alle mie spalle.
Tutto lo specchio è riempito dal giardino
Il volto del poeta scompare
Le foglie s’involano di nuovo
E poi cadono piroettando.
Boris Ryzyi
Dietro di me scorgo l’autunno.
Ed è inquieta la mia pace
La felicità non porta con sé felicità.
Sul terreno cadono le foglie,
ma a lungo prima volteggiano nell’aria.
È irragionevole cercare parole
Per raccontare questa tristezza.
Per l’ubriaco chiacchierone
Nel flauto suonava l’estate
Ora suona il silenzio
Per il poeta non più ubriaco.
Mi avvicino allo specchio
E così copro con la mia immagine tutta la tristezza
Ma nello stesso tempo
Sibila il vento alle mie spalle.
Tutto lo specchio è riempito dal giardino
Il volto del poeta scompare
Le foglie s’involano di nuovo
E poi cadono piroettando.
Boris Ryzyi
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