Interpreto in silenzio
lo sguardo assorto
della mia vita nel tempo.
Vorrei partorirmi
nella leggerezza della neve d’inverno
o piovermi addosso, lievemente,
nella bellezza del maggio.
In te
riappropriarmi della sete
di ogni ruscello.
Riaffacciarmi sugli orti d’infanzia
e lì incontrarti
prima di ogni tempo.
Scandire attimi,
avvolgermi e riavvolgermi
ora e sempre,
come il tempo che arriva
nuovo e timido
ad avvolgere le mie maglie
dall’orlo scucito
delle tue braccia.
Beatrice Niccolai
lo sguardo assorto
della mia vita nel tempo.
Vorrei partorirmi
nella leggerezza della neve d’inverno
o piovermi addosso, lievemente,
nella bellezza del maggio.
In te
riappropriarmi della sete
di ogni ruscello.
Riaffacciarmi sugli orti d’infanzia
e lì incontrarti
prima di ogni tempo.
Scandire attimi,
avvolgermi e riavvolgermi
ora e sempre,
come il tempo che arriva
nuovo e timido
ad avvolgere le mie maglie
dall’orlo scucito
delle tue braccia.
Beatrice Niccolai
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