Sognerò, sul tuo seno calmo,
il sogno invisibile del cieco dalla nascita.
Dormirò, sulle tue palpebre chiuse,
come un pesce guizza tra i rami d'albero
riflessi nell'acqua.
Dormirò, sulle tue mani posate sul mio corpo,
il desiderio di accarezzarti senza pericolo
- non ti toglie le squame, farfalla imprigionata.
Dormirò, sul tuo sesso, la solitudine del mio
che esiste affinché io pensi a te.
Dormirò, sulla tua vita, la caparbietà umana
di un senso universale delle cose con noi.
E se, dopo, amore mio, saremo sterili,
se l'indugio del tempo avrà avuto un gesto abbandonato,
e la morte, intorno a noi, un mugnaio senza grano,
il mondo che verrà ci invidierà
e il nostro spirito dovrà perdonarci.
Jorge De Sena
il sogno invisibile del cieco dalla nascita.
Dormirò, sulle tue palpebre chiuse,
come un pesce guizza tra i rami d'albero
riflessi nell'acqua.
Dormirò, sulle tue mani posate sul mio corpo,
il desiderio di accarezzarti senza pericolo
- non ti toglie le squame, farfalla imprigionata.
Dormirò, sul tuo sesso, la solitudine del mio
che esiste affinché io pensi a te.
Dormirò, sulla tua vita, la caparbietà umana
di un senso universale delle cose con noi.
E se, dopo, amore mio, saremo sterili,
se l'indugio del tempo avrà avuto un gesto abbandonato,
e la morte, intorno a noi, un mugnaio senza grano,
il mondo che verrà ci invidierà
e il nostro spirito dovrà perdonarci.
Jorge De Sena
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