Il cancello del giardino
si apre arrendevole come la pagina
che una frequente devozione interroga
e dentro non occorre
che lo sguardo si fissi sugli oggetti,
precisi già nella memoria.
Conosco le anime e i costumi
e quel dialetto di allusioni
che ogni comunità congegna.
Non ho bisogno di parlare
né di mentire privilegi;
chi mi sta attorno mi conosce bene
e sa di me apprensioni e debolezza.
È questo, e forse l’otterremo in cielo,
attingere l’eccelso:
non lodi né vittorie,
soltanto essere ammessi
come parte di una Realtà innegabile,
come le pietre e gli alberi.
Jorge Luis Borges
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