Non dormo per sognare, gli dice.
Dormo per dimenticarti. Quanto è dolce dormire sola,
nella seta silenziosa.
Allontanati, ché ti veda
lì, da solo, a pensarmi quando ti dimentico.
Nulla mi fa male in tua assenza,
la notte non graffia il mio petto, né le tue labbra...
Dormo sul mio corpo tutto intero,
tutto intero, non condiviso.
Le tue mani non mi strappano l'abito né i tuoi passi
mi martellano il cuore come una nocciola
quando chiudi la porta.
Nulla mi manca in tua assenza:
i miei seni sono miei. Mio il mio ombelico,
le mie lentiggini. Mi appartengono il mio neo,
le mie mani e le mie gambe.
Tutto in me è mio,
e a te le immagini desiderate.
Allora prendile per addolcire il tuo esilio,
alza le tue visioni come un ultimo brindisi
e dì, se vuoi: Il tuo amore è rovina.
Quanto a me, ascolterò il mio corpo
con la calma di un medico: nulla, nulla
mi fa male nell'assenza
se non l'isolamento dell'universo!
Mahmud Darwish
Dormo per dimenticarti. Quanto è dolce dormire sola,
nella seta silenziosa.
Allontanati, ché ti veda
lì, da solo, a pensarmi quando ti dimentico.
Nulla mi fa male in tua assenza,
la notte non graffia il mio petto, né le tue labbra...
Dormo sul mio corpo tutto intero,
tutto intero, non condiviso.
Le tue mani non mi strappano l'abito né i tuoi passi
mi martellano il cuore come una nocciola
quando chiudi la porta.
Nulla mi manca in tua assenza:
i miei seni sono miei. Mio il mio ombelico,
le mie lentiggini. Mi appartengono il mio neo,
le mie mani e le mie gambe.
Tutto in me è mio,
e a te le immagini desiderate.
Allora prendile per addolcire il tuo esilio,
alza le tue visioni come un ultimo brindisi
e dì, se vuoi: Il tuo amore è rovina.
Quanto a me, ascolterò il mio corpo
con la calma di un medico: nulla, nulla
mi fa male nell'assenza
se non l'isolamento dell'universo!
Mahmud Darwish
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