…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...
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venerdì 16 novembre 2012

Que el corazón no se pase de moda

Che il maquillage non mascheri i tuoi sorrisi,
Che zavorra non appesantisca le tue ali,
Che il calendario non venga di fretta,
Che il dizionario fermi i proiettili,

Che le persiane attenuino l'aurora,
Che il voglio vinca la guerra col posso,
Che chi aspetta non conti le ore,
Che chi uccida muoia di paura,

Che la fine del mondo ti trovi ballando,
Che il palcoscenico ti tinga i capelli di bianco,
Che tu non sappia mai, né come né quando,
Né cento volando, né ieri né domani,

Che il cuore non passi di moda,
Che gli autunni ti indorino la pelle,
Che ogni notte sia notte di nozze,
Che non tramonti la luna di miele.
Che tutte le notti siano notte di nozze,
Che tutte le lune siano lune di miele.

Che le verità non abbiano complessi,
Che le bugie non sembrino vere,
Che non ti diano ragione gli specchi,
Che ti renda felice guardare quello che vedi,

Che non si occupi di te l'abbandono,
Che ogni cena sia l'ultima cena,
Che essere coraggiosi non costi tanto,
Che essere vigliacchi non valga la pena,

Che non ti comprino per meno di niente,
Che non ti vendano amori senza spine,
Che non ti addormentino con racconti di fate,
Che non ti chiudano il bar all'angolo,

Che il cuore non passi di moda,
Che gli autunni ti indorino la pelle,
Che ogni notte sia notte di nozze,
Che non tramonti la luna di miele.
Che tutte le notti siano notte di nozze,
Che tutte le lune siano lune di miele.
Joaquin Sabina

Ahora Que

Ora che ci baciamo tanto lentamente,
ora che imparo balli di sala,
ora che una pensione è un palazzo, dove non manca mai spazio
per più di un cuore...
Ora che le fioraie mi salutano,
ora che mi addottoro in lingerie,
ora che ti denudo e mi denudi,
e, nella stazione dei dubbi, muore un treno locale...
Ora che rimaniamo a letto,
lunedì, martedì e feste comandate,
ora che non mi ricordo del pigiama,
né ritaglio il cruciverba, né mi ammazzo se vai via.
Ora che ho un'anima che non avevo.
Ora che batto le mani per allegria.
Ora che più niente è sacro, né piove sul bagnato.
Ora che facciamo la ola per fastidio.
Ora che è tanto sola la solitudine.
Ora che, tutti i racconti, sembrano il racconto di un mancato inizio.
Ora che metti altro a quel che si deve,
ora che il mondo è appena dipinto,
ora che i temporali sono tanto brevi ed i dolori non osano farci troppo male...
Ora che sta tanto lontano la dimenticanza,
ora che mi profumo ogni giorno,
ora che, senza sapere, abbiamo saputo
di volerci, come si deve, senza volerci ancora...
Ora che si confondono le settimane, fugaci, come stelle di Baghdad,
ora che, quasi sempre, ho voglia di arrampicarmi alla tua finestra
e togliermi la maschera.
Ora che i sensi sentono senza paura.
Ora che saluto ma rimango.
Ora che toccano gli occhi, che guardano le bocche, che gridano le dita.
Ora che non ci sono vaccini né litanie.
Ora che sta sulla luna la polizia.
Ora che scoppiano le automobili, che sogno di notte che dormo di giorno.
Ora che non ti scrivo quando vado via.
Ora che sono più vivo di quello che sono.
Ora che niente è urgente che tutto è presente, che c'è pane per oggi.
Ora che non ti chiedo quello che mi dai.
Ora che non mi misuro con gli altri.
Ora che, tutti i racconti, sembrano il racconto di un mancato inizio.
Joaquin Sabina

Tu noche y tu dia

Posso farmi delicato e dire
che le tue labbra hanno lo stesso sapore delle labbra
che bacio nei miei sogni,
posso diventare triste e dire
che mi basta essere il tuo nemico, il tuo tutto,
il tuo schiavo, la tua febbre, il tuo padrone.

E se vuoi posso essere
anche la tua stazione e il tuo treno,
il tuo male e il tuo bene,
il tuo pane e il tuo vino,
il tuo peccato, il tuo dio, il tuo assassino...

O forse quell'ombra
che si sdraia al tuo fianco sul tappeto
al bordo del caminetto
ad aspettare salga la marea.

Posso diventare umile e dire
che non sono il meglio,
che mi manca valore per legarti al mio letto,
posso farmi dignitoso e dire
"vieni da me quando ti stufi di amori
modesti di un momento... chiamami."

E se vuoi posso essere
anche il tuo trapezio e la tua rete,
il tuo addio e tuo "ci si vede",
la tua coperta ed il tuo freddo,
la tua risacca, il tuo lunedì, il tuo disgusto...

O forse quel vento
che ti viene dalla noia
e ti lascia abbracciata ad un dubbio,
in mezzo alla strada e nuda.

E se vuoi posso essere
anche il tuo avvocato e il tuo giudice,
la tua paura e la tua fede,
la tua notte ed il tuo giorno.

Il tuo rancore, il tuo perché, la tua agonia,
o forse quell'ombra,
che si sdraia al tuo fianco sul tappeto
al bordo del caminetto,
ad aspettare salga la marea.
Joaquin Sabina

Contigo

Io non desidero un amore civilizzato,
con ricevute e scene da sofà;
io non voglio che pensi al passato
e ritorni dal mercato
con la voglia di piangere.

Io non voglio vicine col broncio;
io non voglio seminare né condividere;
io non voglio quattordici di febbraio
né compleanni felici.

Io non voglio portare le tue valigie;
io non voglio che scegli il mio shampoo;
io non voglio cambiare pianeta,
tagliarmi il codino,
brindare alla tua salute.

Io non voglio domeniche pomeriggio;
io non voglio l'altalena in giardino;
quello che io voglio, cuore vigliacco,
è che muoia per me.

E morire con te se ti ammazzi
ed ammazzarmi con te se muori
perché l'amore quando non muore uccide
perché gli amori che uccidono non muoiono mai.

Io non voglio mettere da parte per domani,
non mi chiedere di arrivare a fine mese;
io non voglio mangiarmi una mela
due volte a settimana
senza la voglia di mangiare.

Io non voglio il caldo di serra;
io non voglio baciare la tua cicatrice;
io non voglio Parigi con l'acquazzone
né Venezia senza te.

Non mi aspettare alle dodici in tribunale;
non mi dire "proviamoci di nuovo";
io non voglio né libero né occupato,
né carne né peccato,
né orgoglio né pietà.

Io non voglio sapere perché lo facesti;
io non voglio con te né senza te;
quello che io voglio, ragazza di occhi tristi,
è che muoia per me.

E morire con te se ti ammazzi
ed ammazzarmi con te se muori
perché l'amore quando non muore uccider
perché amori che uccidono non muoiono mai.
Joaquin Sabina