Le mie notti
all'arancia amara
erano abitate
da goffe balene bianche
e serpenti volanti,
conoscevo il dondolio
delle tende color latte,
ho piantato un nespolo
nella ciotola del cane morto
ne è venuto fuori un alberello
storto e arrabbiato
che chiamerò estinzione
le mie notti
al gelsomino dolce
come erano salde quelle ali
e liquide quelle memorie
nella lontana isola feroce
dove ogni mattina
mi svegliavo più alta
e più allegra di una spanna
le mie notti alla valeriana
sono diventate buie e sfrontate
e per quanto vada posando
la testa su cuscini piumati
in città rovesciate
dentro stanze sconosciute
non faccio più sogni di balene
le mie notti
al diazepan
mi stanno strette di spalle
come chiamerò quella rondine
che si porta nel becco la mia vita?
Dacia Maraini
all'arancia amara
erano abitate
da goffe balene bianche
e serpenti volanti,
conoscevo il dondolio
delle tende color latte,
ho piantato un nespolo
nella ciotola del cane morto
ne è venuto fuori un alberello
storto e arrabbiato
che chiamerò estinzione
le mie notti
al gelsomino dolce
come erano salde quelle ali
e liquide quelle memorie
nella lontana isola feroce
dove ogni mattina
mi svegliavo più alta
e più allegra di una spanna
le mie notti alla valeriana
sono diventate buie e sfrontate
e per quanto vada posando
la testa su cuscini piumati
in città rovesciate
dentro stanze sconosciute
non faccio più sogni di balene
le mie notti
al diazepan
mi stanno strette di spalle
come chiamerò quella rondine
che si porta nel becco la mia vita?
Dacia Maraini
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