Sto attraversando la (mia) zona. Ignorante di
come potesse essere, ora ne conosco le trappole e i luoghi di riposo. Ho
imparato che si modifica, come mi modifico io - meglio, poiché mi
modifico io - e laddove avevo trovato pace, so che potrei trovare una
nuova rete. Così il cammino si fa ora semplice e facile, ora intricato
fino all’inverosimile.
Ignorante avevo pensato di tornare a mani vuote, ora so di averle
riempite - come dirvi di cosa? - e placato alcune inquietudini. Poiché
entra nella zona (dell’anima, dell’animo) più che l’infelice,
l’inquieto.
Ignorante non conoscevo le sue regole, ora so rispettarle, temerle, adattarmi, lasciarmi consigliare. Di queste soprattutto una: non si torna indietro per la strada fatta all’andata.
Ignorante non conoscevo le sue regole, ora so rispettarle, temerle, adattarmi, lasciarmi consigliare. Di queste soprattutto una: non si torna indietro per la strada fatta all’andata.
— | La zona (dell’animo umano) - Stalker, A. Tarkovskij, 1979 |
1 commento:
...avevo visto parte di questo film anni fa... Ora sono riuscito a recuperarne una copia (che spero di vedere presto).
Mi piacciono molto i film di Tarkovskij :-)
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