Non
Credevi di essere te e non badavi
che il tuo essere te era già fatto
un tondo destino sprigionatosi
dai riti e dalle giostre dei tuoi avi
credevi di inventare la tua storia
ma le ampie piazze e i vicoli affollati
del tuo chiuso carattere di uomo
le goffe costruzioni razionali
che coprono edifici medioevali
le macchine, i giardini, le terrazze
i vasti uffici, le calde vetrine,
prefabbricato mondo del tuo ceto,
tu credevi di agire ed eri agito
credevi di parlare e la tua bocca
di marmo cipollino ripeteva
nozioni e fatti e idee ricevute
le ciglia nere e il naso arricciolato
non ti appartengono perché, di te
non sai di non essere mai stato che
una falsa imitazione di te stesso.
Dacia Maraini
Credevi di essere te e non badavi
che il tuo essere te era già fatto
un tondo destino sprigionatosi
dai riti e dalle giostre dei tuoi avi
credevi di inventare la tua storia
ma le ampie piazze e i vicoli affollati
del tuo chiuso carattere di uomo
le goffe costruzioni razionali
che coprono edifici medioevali
le macchine, i giardini, le terrazze
i vasti uffici, le calde vetrine,
prefabbricato mondo del tuo ceto,
tu credevi di agire ed eri agito
credevi di parlare e la tua bocca
di marmo cipollino ripeteva
nozioni e fatti e idee ricevute
le ciglia nere e il naso arricciolato
non ti appartengono perché, di te
non sai di non essere mai stato che
una falsa imitazione di te stesso.
Dacia Maraini
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