Il
diavolo oggi è l’approssimativo. Per diavolo intendo la negatività
senza riscatto, da cui non può venire nessun bene. Nei discorsi
approssimativi, nelle genericità, nell’imprecisione di pensiero e di
linguaggio, specie se accompagnati da sicumera e petulanza, possiamo
riconoscere il diavolo come nemico della chiarezza, sia interiore sia
nei rapporti con gli altri, il diavolo come personificazione
della mistificazione e dell’automistificazione. Dico l’approssimativo,
non il complicato; quando le cose non sono semplici, non sono chiare,
pretendere la chiarezza, la semplificazione a tutti i costi, è
faciloneria, e proprio questa pretesa obbliga i discorsi a diventare
generici, cioè menzogneri. Invece lo sforzo di cercare di pensare e
d’esprimersi con la massima precisione possibile proprio di fronte alle
cose più complesse è l’unico atteggiamento onesto e utile.
Italo Calvino
Italo Calvino
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