Su questo antico tratto d'acqua,
fra il campo verde e il pino che copre l'orizzonte
e quella siepe che cresce smodata,
correva nel passato la frontiera.
Era una linea rossa sulle carte
e tra gli uomini un filo di paura.
I merli la varcavano incoscienti
con quella gioia sciocca degli uccelli.
Le rane che giocando si fingevano alghe
nel canale
cambiavano paese come pelle i serpenti
e gracidavano nella stessa lingua
ostinata e rauca
di ogni notte di luna
fin da quando la luna ha nelle rane i suoi più rozzi poeti.
Ma gli uomini, ah, soltanto gli uomini,
sempre estranei al mondo e accecati
dal brillio mortale delle chimere,
si arrestavano incantati qui davanti.
E dal cielo le oche migratrici
che vedevano solo nuvole fra le nuvole
si domandavano:
Di che strana materia è fatta la frontiera?
fra il campo verde e il pino che copre l'orizzonte
e quella siepe che cresce smodata,
correva nel passato la frontiera.
Era una linea rossa sulle carte
e tra gli uomini un filo di paura.
I merli la varcavano incoscienti
con quella gioia sciocca degli uccelli.
Le rane che giocando si fingevano alghe
nel canale
cambiavano paese come pelle i serpenti
e gracidavano nella stessa lingua
ostinata e rauca
di ogni notte di luna
fin da quando la luna ha nelle rane i suoi più rozzi poeti.
Ma gli uomini, ah, soltanto gli uomini,
sempre estranei al mondo e accecati
dal brillio mortale delle chimere,
si arrestavano incantati qui davanti.
E dal cielo le oche migratrici
che vedevano solo nuvole fra le nuvole
si domandavano:
Di che strana materia è fatta la frontiera?
Josè Manuel FAJARDO
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