…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...

venerdì 19 agosto 2016

Frammenti lirici, XIV



O pioggia dei cieli distrutti  
che per le strade e gli alberi e i cortili  
livida sciacqui uguale,
tu sola intoni per tutti!  
Intoni il gran funerale  
dei sogni e della luce
nell'ora c'ha trattenuto il respiro:
bussano i timpani cupi,  
strisciano i sistri lisci,  
mentre occupa l'accordo tutti i suoni;
intoni il vario contrasto  
della carne e del cuore  
fra passi neri che han gocciole e fango:
scivola il vortice umano,  
vibra chiuso il lavoro,  
mentre s'incava respinta l'ebbrezza.  
Ma tu, ragione, avanzi:  
onnipossente a scaltrire il destino,
nell'inflessibil mistero
a boccheggiare ci lasci;
ma voi, rapimento e saggezza  
in apollinea gioia  
in sublima quiete,  
al marcio del tempo le nari chiudete  
o mitigando l'asprezza
nella fiala soave dell'estro  
o vagheggiando dall'alto  
la vita, che qui di respiro in respiro  
è con noi belva in una gabbia chiusa!  
Un'eletta dottrina, un'immortale bellezza  
uscirà dalla nostra rovina.
                                       Clemente Rebora

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