Ti sento così distante
nella mia vita vicina,
che imprigiono i miei
sogni come palle di fumo
confuse in un dolore
che naviga.
Seguo i tuoi passi
nell’ombra dimenticata
di sogni che
zittiscono i miei sogni.
Ho visto splendori
carichi di labbra
vagare tra le nuvole
senza rotta, verso i
tuoi occhi.
Quali frutti tiepidi
germinano da essi
al calore delle tua
bocca assente!
Quale cielo sorto
dalla notte
è il tuo corpo!
Manuel Valerio
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