Brillano nella notte le stelle lontane
tristi come io son triste, come me insonni.
tristi come io son triste, come me insonni.
Da anni, loro e io, conosciamo notti di veglia;
quante notti, loro e io, senza posare il capo!
quante notti, loro e io, senza posare il capo!
Ieri, all’alba, piangevano la mia sorte
vedendomi perso, infelice fra amici e nemici.
vedendomi perso, infelice fra amici e nemici.
Mai avevo sentito per me tale affanno, mai,
sulla mia sorte, un pianto di nuvola che si disperde.
sulla mia sorte, un pianto di nuvola che si disperde.
Lacrime di stelle! E credevo fosse solo rugiada.
Al vento ho chiesto di farsi dire il motivo di tanta tristezza.
Al vento ho chiesto di farsi dire il motivo di tanta tristezza.
Perché le stelle non sono come noi siamo,
le stelle, loro, stanno vicino al cuore di Dio.
le stelle, loro, stanno vicino al cuore di Dio.
E il messaggero tracciò sull’erba, con la rugiada,
“La fiamma del dolore dei Kurdi è salita fino al cielo,
“La fiamma del dolore dei Kurdi è salita fino al cielo,
il grido dei Kurdi del Nord è arrivato al cielo:
è l’ardore dei loro sospiri, che ci fa lacrimare”.
è l’ardore dei loro sospiri, che ci fa lacrimare”.
Piramerd
(da Canti d’amore e di libertà del popolo kurdo)
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