Quanto insensibilmente è già accaduto
di me, s’è fatto certo nel silenzio!
E torno a domandare, a ignorare
io pur sempre natura e discordanza.
Laggiù, nel fuoco fievole dell’aria
lilla e pioggia nascente d’un alone
vivo celano il segno della sera;
e le nubi cosparse si richiudono
sopra un corpo che dorme amaramente
là nella profondissima campagna.
di me, s’è fatto certo nel silenzio!
E torno a domandare, a ignorare
io pur sempre natura e discordanza.
Laggiù, nel fuoco fievole dell’aria
lilla e pioggia nascente d’un alone
vivo celano il segno della sera;
e le nubi cosparse si richiudono
sopra un corpo che dorme amaramente
là nella profondissima campagna.
Corre insidioso fertile di tinte
e di colori - al sangue tanto lieve -
il segnale che annuncia la tempesta,
il giorno d’oro tramutato in tenebra.
Continuo a non sapere, a lusingarmi.
E di già l’acqua lacera il suo canto,
geme un roco fruscìo, le salamandre
nuotano verso il sonno delle vasche
dei perfidi giardini, scande il cielo
variabile la gorga del cucù.
e di colori - al sangue tanto lieve -
il segnale che annuncia la tempesta,
il giorno d’oro tramutato in tenebra.
Continuo a non sapere, a lusingarmi.
E di già l’acqua lacera il suo canto,
geme un roco fruscìo, le salamandre
nuotano verso il sonno delle vasche
dei perfidi giardini, scande il cielo
variabile la gorga del cucù.
Mario Luzi
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