Né i sogni, dove il tuo viso ha tutte le forme della felicità,
né il sole che tanto amo sul mio corpo nudo,
né la gradevole canzone dell’antico trovatore innamorato,
né il verso di Darío né il verso di Quevedo,
né questa luna che brilla con splendore di salvadanaio,
né il tuo nome pronunciato da altri,
né l’eco dei miei passi nella immensa cattedrale deserta,
né il rosaio che pianto con le mie mani e mi fa sanguinare le dita,
né le notti insonni,
né il tuo dolce ritratto menzognero,
né il tempo – questo falsario dai mille volti -
possono calmare la mia pena di non vederti.
né il sole che tanto amo sul mio corpo nudo,
né la gradevole canzone dell’antico trovatore innamorato,
né il verso di Darío né il verso di Quevedo,
né questa luna che brilla con splendore di salvadanaio,
né il tuo nome pronunciato da altri,
né l’eco dei miei passi nella immensa cattedrale deserta,
né il rosaio che pianto con le mie mani e mi fa sanguinare le dita,
né le notti insonni,
né il tuo dolce ritratto menzognero,
né il tempo – questo falsario dai mille volti -
possono calmare la mia pena di non vederti.
Piedad Bonnett
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