No,
tesoruccio, io non sono quella
che
tu vuoi vedere in me.
Da
molto tempo le mie labbra
non
baciano, ma profetizzano.
Non
pensare che nel delirio,
tormentata
dall'estrema nostalgia,
io
gridi a voce alta la disperazione:
questo
è il mio mestiere.
Ma
so insegnare
affinché
l'inatteso accada,
come
domare per sempre
colei
che si è innamorata in un baleno.
Aspiri
alla gloria? Allora chiedi
il
mio consiglio: quella è una trappola
che
non ha né gioia né luce.
Ebbene,
ora torna a casa
e
dimentica il nostro incontro,
perché
del tuo peccato, mio caro,
rispondo
io davanti a Dio.
(10
giugno 1915)
Anna Andreevna Achmatova
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