Può darsi che io non arrivi ad un certo giorno,
può darsi
che penzolando da un capo del ponte
lascerò cadere la mia ombra sull'asfalto...
E può darsi che, anche dopo quel certo giorno,
io sia ancora in vita, irsuto di bianco pelo...
Se sarò vivo dopo quel certo giorno,
appoggiandomi ai muri per la periferia della città
suonerò il violino e canterò una canzone
ai vecchi, intorno a me,
che, come me, saranno sopravvissuti all'ultima battaglia.
E dovunque volgerò l'occhio,
tutto sarà allegro, splendido,
e la sera stupenda,
e ascolterò il passo di gente nuova
che intona nuove canzoni.
Nazim Hikmet - 1930
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