…Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare… io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.
...solo un sogno, un'emozione...una nuvola...solo un alito di vento che ti sfiora, solo l'eco dei tuoi passi nella sera...
lunedì 15 aprile 2013
Il presente sparisce e tu diventi memoria
Il presente sparisce e tu diventi memoria. Sgusci via da tutto, paure, sentimenti, desideri..
Li custodisci, come abiti smesssi, nell’armadio di una sconosciuta
saggezza e di un’insperata pace. Riesci a capirmi? Riesci a capire come
tutto questo sia bello? Credimi, non è un modo, solo più dolce, di
morire. Non mi sono mai sentita più viva di adesso. Ma è diverso. Quel
che io sono, è ormai successo: e qui, e ora, vive in me come un passo in
un’orma, come un suono in un’eco, come un enigma nella sua risposta.
Non muore, questo no. Scivola dall’altra parte della vita. Con una
leggerezza che sembra una danza. E’ un modo di perdere tutto, per tutto
trovare. Se riesci a capire tutto questo, mi crederai quando ti dico che
mi è impossibile pensare al futuro. Il futuro è un’idea che si è
staccata da me. Non è importante. Non significa più nulla. Non ho più
occhi per vederlo. Ne parli così spesso, nelle tue lettere. Io faccio
fatica a ricordarmi cosa vuol dire. Futuro. Il mio, è già tutto qui, e
adesso. Il mio sarà la quiete di un tempo immobile, che collezionerà
istanti da posare uno sull’altro, come se fossero uno solo. Da qui alla
mia morte, ci sarà quell’ìstante, e basta. Io non ti seguirò, Andrè. Non
mi ricostruirò nessuna vita. Perchè ho appena imparato ad essere la
dimora di quella che è stata la mia. E mi piace. Non voglio altro. Le
capisco, le tue isole lontane, e capisco i tuoi sogni, i tuoi progetti.
Ma non esiste più una strada che mi potrebbe portare laggiù. E non
potrai inventarla tu, per me, su una terra che non c’è.
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