Sono figlia della brughiera deserta e selvaggia:
le ginestre, tra i rosmarini,
aprendo gli occhi d'oro, per i cammini,
di quest'anima ardente sono la traccia.
E ansiosa desidero, o vano miraggio,
che tu e io, in baci e carezze,
io la brughiera e tu il sole, soli,
fossimo parte del paesaggio.
E a notte, all'ora dolce del batticuore,
udrei dalla bocca del chiarore lunare
il triste canto del rimpianto.
E alla tua attesa, mentre dorme il mondo,
resterei, occhi quieti, a meditare
sfinge che mira nell'enorme pianura.
le ginestre, tra i rosmarini,
aprendo gli occhi d'oro, per i cammini,
di quest'anima ardente sono la traccia.
E ansiosa desidero, o vano miraggio,
che tu e io, in baci e carezze,
io la brughiera e tu il sole, soli,
fossimo parte del paesaggio.
E a notte, all'ora dolce del batticuore,
udrei dalla bocca del chiarore lunare
il triste canto del rimpianto.
E alla tua attesa, mentre dorme il mondo,
resterei, occhi quieti, a meditare
sfinge che mira nell'enorme pianura.
Florbela Espanca
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