…che peccato che non sia possibile una volta per
sempre, in casa nostra e fino alla morte. Ma se non è possibile per
sempre, sia almeno per un giorno soltanto, per un’ora, per un minuto. Un
giorno, due giorni, meno di una settimana, ma per me quel giorno, quei
due giorni, quella corta settimana, hanno la stessa misura della vita,
moltiplicata per i secondi, per le ore, per i giorni d’amore, anche se
dopo dovrò morir di nostalgia, di desiderio, di solitudine, e sognerò di
te ogni notte fino alla dannazione dell’impossibile. Anche così ne vale
la pena. Io ti voglio adesso, subito, sul momento, immediatamente, in
questo istante, senza indugio, senza ritardo. Oggi e domani e posdomani,
domenica, lunedì e martedì, all’alba, al pomeriggio o di sera, a
qualsiasi ora, nel letto più vicino, letto di kapoc, di paglia, di
terra, di sabbia, sul legno del barcone, in riva al mare, in qualunque
luogo dove si possa venir meno uno nelle braccia dell’altro. Anche se
dopo dovrò maledettamente soffrire, anche così ti voglio e ti avrò.
Jorge Amado |
2 commenti:
Darei dieci anni della mia vita...
Stella...
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