Io sono uno di quelli che se ti porta un fiore non è per portarti a
letto ma per spogliarti e rivestirti dei miei sogni. Ma per portarti a
sognare. Non mi sono mai piaciuti gli uomini che si vantano numerando le
proprie conquiste e le sbandierano ai quattro venti. Sono proprio
quegli uomini che fanno perdere al sesso quella viscerale importanza
segreta. Loro non ne possiedono la chiave. Non possiedono la chiave
dello scrigno che contiene il reale desiderio, quello che ti fa perdere
la testa, che non ti lascia pensare a nient’altro al mondo, che ti
annienta le difese in ogni posto ti trovi, che vorresti spegnere con
l’acqua fredda se ti sorprende fuori luogo. Un numero non potrà mai
sostituire l’unità irresistibile.
Non si può desiderare così profondamente una donna a caso ma soltanto e semplicemente una donna. La tua. Perché probabilmente è facile far esplodere di passione un uomo che non vuole che te, e amare il suo corpo, essendo muschio e terra, fragranza indiscussa di attimi carnali, per coglierne infine il seme dell’estasi.
Ma è davvero improbabile strappargli il gemito primordiale, il vagito dell’anima, l’essenza. Tutto in una volta, la prima e poi tutto per sempre.
Non si può desiderare così profondamente una donna a caso ma soltanto e semplicemente una donna. La tua. Perché probabilmente è facile far esplodere di passione un uomo che non vuole che te, e amare il suo corpo, essendo muschio e terra, fragranza indiscussa di attimi carnali, per coglierne infine il seme dell’estasi.
Ma è davvero improbabile strappargli il gemito primordiale, il vagito dell’anima, l’essenza. Tutto in una volta, la prima e poi tutto per sempre.
Massimo Bisotti da “La luna blu”
Nessun commento:
Posta un commento