Esistono
situazioni della vita in cui accade che la coscienza sia chiamata a una
particolare sofferenza e lacerazione, perché la visione del mondo sua
propria non è più capace di nutrirla, di sostenerla e maturarla.
Sono
momenti di profonda introversione, di regressione dell’energia
psichica, di ritiro dall’investimento sulle cose, sul lavoro sugli
eventi esterni. Ed è spesso in tali momenti che l’individuo in crisi si
sente come in un labirinto: senza via d’uscita, intrappolato in una
dimensione di cui non conosce lo sbocco.
Essere
in un labirinto significa essenzialmente che l 'inconscio chiede alla
coscienza di lasciarsi orientare non già dal suo centro ma di
abbandonarsi ai suggerimenti dell’inconscio stesso..
Il
labirinto, dunque, come notte della ragione, eclissi di tutti i
consueti punti di riferimento, a fronte della quale si pone la
significatività empatica e del tutto numinosa del rapporto, del filo che
ci legala alla verità dell’altro: proprio ciò che accade a chi si
lascia catturare e trasportare dalla seduzione dell’altrove e del
diverso che solo l’incontro con l’amata o l’amato possono generare, Ma
qui il volto dell’amore è quello di un mostro distruttivo, giacchè
Eros è una divinità beffarda che tutto sconvolge, generando le passioni
più grandi, ma anche i dolori e le pene più profonde.
Aldo Carotenuto
Aldo Carotenuto
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