Dicono
che la mia
sia
una poesia d'inappartenenza.
Ma
s'era tua era di qualcuno;
di
te che non sei più forma, ma essenza.
Dicono
che la poesia al suo culmine
magnifica
il Tutto in fuga,
negano
che la testuggine
sia
più veloce del fulmine.
Tu
sola sapevi che il moto
non
è diverso dalla stasi,
che
il vuoto è il pieno e il sereno
è
la più diffusa delle nubi.
Così
meglio intendo il tuo lungo viaggio
imprigionata
tra le bende e i gessi.
Eppure
non mi da riposo
sapere
che in uno o in due noi siamo una sola cosa.
Eugenio Montale
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